Nei recessi della memoria mediatica e delle coscienze sopite giace sepolto il vago ricordo della strage dei Tutsi: nel 2001 quasi 800.000 (ottocentomila) persone inermi furono brutalmente ammazzate in poco più di 100 giorni. Come tanti orrori compiuti sul nostro bel pianeta blu, lo abbiamo rimosso, parcheggiato sotto la pensilina dell'impotenza: ci sono situazioni in cui il non poter far nulla porta all'acquiescenza. Come è il caso di quel massacro, di quel Genocidio dei Neri. Dimenticato perchè Africano, perchè lontano, perchè sporco, sconosciuto e povero. Se l'occidente possente si arma e parte perchè Saddam ha armi di distruzioni di massa (ancora non trovate, peraltro: neanche la CIA è più sicura che esistano), poteva armarsi e partire per evitare la strage?....Poteva. Poteva, ma l'occidente non è partito. In Medio Oriente si gioca la partita del petrolio e della futura 'mano' di Risiko con la Cina: il Centro Africa è solo territorio 'vecchio', usato e privo di interessi strategici attuali. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Russia.....tutti hanno parlato le nobili parole dello sdegno, della preoccupazione, della diplomatica condanna. Ma non un Tank è mai sbarcato in Africa, non un aereo ha sorvolato i luoghi della Strage in 100 giorni. Mai stati in Africa?.......è una terra magnifica, che ti strappa il cuore e lo mette al centro del vivere. Lo chiamano mal d'Africa! Romantico, non vi pare?
Oggi, 4 ex-ministri del Ruanda sono stati arrestati con l'accusa di essere stati gli ispiratori del massacro 'governativo' e stanno per affrontare il processo: mi capita di chiedermi quale possa essere la pena adatta per 4 uomini che hanno dimenticato del tutto la loro umanità. E quale debba essere la nostra pena, di noi occidentali che non abbiamo 'urlato' nelle piazze per lo scempio che guardavamo attoniti sui nostri comodissimi televisori. Siamo tutti garantisti, certo, ma 800.000 vite perdute hanno un che di sinistro, di agghiacciante.
11:58:25 AM
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