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Venerdì, 7 marzo 2003 |
Separare i civili dalle guerre. Non ho fatto in tempo a dire "oggi sono israeliano" che avrei dovuto dire "oggi sono palestinese". Sul blog del mio amico Capitano Nemo si dibatte col pessimismo della ragione sulla guerra, sui conflitti, sull'insanabilità del problema palestinese.
Probabilmente nell'animo io sono un vecchio rimbambito, di quelli che pensano che esistano regole di civilità anche nei comportamenti incivili. E proprio per questo credo che ci sia una grande battaglia di civilità da fare: separare i civili dalle guerre.
Indipendentemente da quanto una causa sia giusta, una guerra sia santa, un motivo sia valido per spararsi, che almeno si risparmino i civili, la loro vita quotidiana le loro abitazioni. Un po' come avveniva in periodi della storia considerati ben più oscuri di quello attuale.
Nel conflitto in corso tra palestinesi e israeliani, come in tutte le guerre attuali, muoiono pochi soldati (cioè gente che per scelta o per mestiere mette in conto anche di essere ammazzata) e tanti bambini, donne, civili (cioè gente che non aveva messo in conto di morire dilaniato da una bomba o colpito da un proiettile). Ecco, oggi la guerra la fanno gli armati, ma non fra di loro, bensì a discapito dei disarmati. Questa dovrebbe essere la spirale da rompere, prima ancora della spirale dell'odio. Giuste o ingiuste le guerre le facciano gli armati, assumendosi la responsabilità di uccidersi tra di loro, in nome di dio, della patria o di qualsiasi altra ragione.
4:07:58 PM
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Fascisti per casa. Eron tra gli imbrattatori di muri è un grande, forse un po' egocentrico (la sua firma innazitutto...), ma un vero artista, un vero artista di strada. Fortuna vuole che viva (e quindi spesso eserciti) a Rimini. La sua bandiera della Pace dipinta su una vecchia centralina di non so cosa, era una delle bandiere più belle. Purtroppo anche a Rimini, scopro, gira qualche fascista per casa. Anzi, mi raccontano gli amici del Rimini Social Forum che sono molto più giovani di me, che tra i teenager la destra, quella estrema, spopola.
11:08:09 AM
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A Milano il musical "I dieci comandamenti". È arrivato anche in Italia, preceduto da commenti non sempre benevoli e da curiosità. Si tratta del musical I dieci comandamenti che in tre ore di spettacolo racconta la storia di Mosè (interpretato da Sergio Moschetto, nella foto) cantata in pop. Kitsch, grandioso, multietnico, multimediale, il colossal francese sarà a Milano (al Mazdapalace) a partire dal 9 marzo.
Prodotto (la versione italiana) dai fratelli De Angelis, "I dieci comandamenti" sfodera tra gli interpreti anche la figlia diciottenne di Zucchero.
Checché se ne pensi di un'operazione del genere, vale la pena segnalare che gli organizzatori devolvono parte degli incassi ad Emergency. Di questi tempi, non è poco.
Info: numero verde 800 907080, e-mail: info@idiecicomandamenti.com (by Manuela Angelini)
10:29:51 AM
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