"Seppelliamo i nostri morti, ma non seppelliamo il sogno della pace". Suonerebbe come uno slogan se a pronunciare queste parole non fossero stati gli abitanti del Kibbutz Metzer: cinque morti tra cui due bambini. Bisogna avere il coraggio delle idee, la forza di un pacifismo vero, probabilmente l'aiuto di un Dio che non è il dio degli eserciti, per non desiderare la vendetta, ma la pace. Per saper distinguere tra gli assassini ed i popoli: "Noi ce l'abbiamo con i terroristi, non con i palestinesi".
Anche l'esercito israeliano, ieri, ha ucciso un bambino. Ecco l'assurdità della guerra: non muoiono i soldati, ma i bambini.
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