....Sonia Cassiani ha segnalato un articolo sull'Economist sulla dibattuta questione a proposito di 'Marchi e Consumatori'. Al contrario di 'No Logo', qui si sostiene che sono i consumatori che dettano le regole.....l'articolo è tutto un ben confezionato peana per le aziende, ma c'è qualcosa che non mi convince: se è vero che l'era dell'influenza diretta dei grandi marchi sul consumo sembra in crisi, non mi sento di dire che le aziende creano 'prodotti' per seguire la volontà dei consumatori......io credo che i consumatori (ed intendo la massa dei consumatori, mai il singolo) seguano ormai come drogati ciò che viene 'preparato' dalle Corporations....magari le aziende cercano di adattarsi, assecondando le momentanee segnalazioni lanciate dal popolo dei consumatori (è il caso della sensibilità all'ambiente, tutta di facciata !), ma - come è normale che facciano, dovendo guadagnare denaro - non smetteranno di adottare la strategia tribale: scegli il mio marchio e sei nella tribù vincente; insomma l'interazione è certa e continua, ma chi decide cosa si vende sarà sempre la Corporation......altro discorso riguarda poi la qualità vera, intrinseca del prodotto......e questo è qualcosa che sia i consumatori, che le aziende, ancora non sentono necessario.....nel privato si comincia a percepire, ma nella massa vige sempre la legge del più forte: il marchio. Cito, perchè lo meritano, delle 'perline' dell'articolo:
Consumers are like roaches,” “We spray them with marketing, and for a time it works. Then, inevitably, they develop an immunity, a resistance.” [Per chi non parla inglese: i consumatori sono come scarafaggi...Li spruzziamo con il Marketing, e per un pò funziona. Poi, inevitabilmente, sviluppano una immunità, una resistenza.]
“In an irreligious world, brands provide us with beliefs,” “They define who we are and signal our affiliations.” [in un mondo senza religione, i marchi ci forniscono i 'credi'..essi definiscono chi siamo e segnalano la nostra affiliazione.]
E come in tutti i dibattiti seriosi, qui c'è la risposta di Naomi all'articolo di Sameena Ahmad...
Nota del pedante weblogger: ...se il WebLog di Sonia avesse i 'commenti', avrei postato il mio sul suo WebLog !!......;))
Tra i tanti New WebLoggers c'è anche il Sergente Pinback, il quale pensa che chi ha un weblog - in genere - sia un citrullo. Non male.....allora ci ho pensato un pò, mi sono guardato allo specchio vero ed a quello virtuale: ed ho concluso che non mi sento un citrullo rincoglionito perchè scrivo sul mio Weblog; ci sono weblog che mi piacciono, altri che non capisco proprio......ma certo non so se i loro autori sian citrulli, perchè non li conosco e certo un Weblog non è lo specchio dell'anima. Il mio Weblog mi piace (altrimenti avrei smesso) e penso anche che molti weblog giornalistici siano penosi, ma questa è una mia opinione uguale a quella del Sergente Pinback.......fra l'altro, chi ha detto che un weblog debba 'servire'?......non c'è niente di male a non servire, in tutti i sensi!...ooooohhhhhhhh!!
Luca pensa che sia in atto addirittura una ControRiforma (no permalink?), io penso di no....al contrario - come osserva Massimo Mantellini - il numero di blog aumenta vertiginosamente in modo spontaneo, e penso che il fatto di poter citare un post altrui (permalink, qui da me indicato da '#') o di poter commentare un post altrui (comments) definisca una delle caratteristiche fondamentali del WebLog: l'interattività!
Concordo pienamente con Carlo Berardelli. Per me il bello della rete è la capacità 'facile' di interagire con un sito generico (EMail, per esempio)....io penso che un sito dove si leggano principalmente idee altrui sia bello anche perchè c'è la possibilità di lasciare commenti .....ovviamente il contenuto del WebLog è importante; e qui vige la massima libertà sia da parte di chi scrive, che di chi legge....ma una volta acquisito il contatto tra autore e lettore del blog, foss'anche solo per un post di comune interesse, il bello è lo scambio. Ed immagino che le futuribili diavolerie che ci riserverà il Blog Software saranno tutte nella direzione di aumentare l'interazione tra chi scrive e chi legge.....