Mentre una enorme armata (per ora di circa 100.000 uomini, per metà Febbraio attorno ai 150.000) si sta posizionando lungo i confini del suo paese, Saddam se la ride:
"Even when you don't see me smiling, you should know that I am actually smiling, and the basis of this smiling is my happiness about the path we have chosen."
Intanto, mentre la CIA ha preparato la strada alle Squadre Speciali già in Iraq da diversi mesi, mentre 3 o 4 Battle Group (CVN 75 Uss Truman, CV 64 Uss Constellation, CVN 72 Uss Lincoln) prendono posizione sul mare, tra qualche giorno Bush dirà che Saddam ha mentito agli ispettori, che se ne deve andare al più presto (questa sarebbe l'ultima speranza per i tiepidi Europei), e che - perchè è un generoso - gli concede un paio di settimane ancora. Il tempo di serratissime trattative con l'Onu per ottenere il solito ambiguo documento, una sarabanda di minuetti tutti Europei, e poi - forse per San Valentino - si daranno fuoco alle polveri. Saddam - in previsione di incursioni notturne con gli elicotteri - ha già appeso centinaia di palloni su tutte le sue poche e miserabili residenze, mentre il figlio Qusay comincia a comparire sempre più frequentemente alle riunioni.....e se la ride. Segno che ha già pronto il piano per la sua scomparsa.......intanto godetevi questo superlativo 'testamento' del generoso dittatore', scritto da Bruce Mc Call sul New Yorker (...in Inglese!)
Si pensa di prelevare il DNA di noi tutti, a partire dai neonati !....con tanti saluti alla amatissima Privacy, ormai un mito del passato remoto. Per non parlare dell'etica...
Stasera mi è capitato di vederlo in Tv: sto parlando di Fabio Visca, di professione conduttore radiofonico, assurto alla prima pagina del Messaggero del 21 Gennaio per essere stato minacciato da un Hacker che si era - in qualche modo - 'impossessato' del suo computer. A parte la demenza della notizia riportata dal cronista, che addirittura indica il computer spento come l'esecrabile 'talpa' a minaccia della privacy, osservo ancora una volta che è la cultura (informatica, in questo caso) che manca, cioè il conoscere quello che si fa...Il prode giornalista ha l'aspetto di un elegante e fascinoso signore, dalla bella voce e dal parlar suadente, ma che certo non ha fatto la figura della persona 'sveglia'. Usa Internet per lavoro, naturalmente, ma non fa uso di Firewall (come tantissimi ignari navigatori)!!....anzi, non sa nemmeno cos'è!...E così si è trovato a vivere certo una brutta avventura. Internet è un mare magnum, e quel minimo di precauzioni bisogna prenderle: dunque Antivirus, Firewall con controllo bidirezionale del flusso di dati ed un buon Anti-Trojan (il tutto sempre aggiornato!) dovrebbero far parte del kit del navigatore. Ma - come per un sacco di altre cose nella vita - devi sapere cosa stai facendo e come funziona Internet....e credo che il buon Visca abbia scoperto che navigare vuol dire - anche - esporsi....
Questo mi fa pensare alla adorata Privacy: ebbene, credo proprio che su Internet possa esistere solo per la gente 'appisolata', in vena di 'ma dai, non voglio nemmeno sapere come funziona !', cioè molto superficiale. Sono certo, certissimo anzi, che il controllo da parte di autorità, agenzie di informazioni, organismi di raccolta dati et similia, operi costantemente ed intensamente, con finalità sulla carta necessarie e comprensibili; da moltissime località sparse per il globo; eppure - come la storia insegna - anche tra le loro fila potrebbe esistere (esiste?) chi potrebbe giocare brutti scherzi. Proprio come i malintenzionati. Internet è pericolosa?...direi di sì, ma è come vivere in una metropoli meravigliosa come New York: ci sono le cose belle e le cose brutte....ed è facilissimo, svoltando un angolo, o seguendo un link, trovarsi improvvisamente nel ghetto dei senza legge.....in effetti Internet E' la più grande metropoli su Terra !!....dovremmo stupirci se esistono gli hackers, o se qualcuno potrebbe scipparci mentre facciamo shopping?..o sorprenderci se tra le EMail si potrebbe annidare un 'invasore'?......
