Mario Caligiuri, brillante sindaco di Soveria Mannelli, ha avuto una bella pensata: si è offerto di ospitare Saddam Hussein e la sua famiglia in esilio. Certo un bel gesto simbolico, immagino; destinato a far balzare il paesino calabrese agli onori della cronaca. Con ottima scelta dei tempi, visto che la soluzione dell'esilio è senza dubbio la migliore: ma ve lo immaginate il Rais a passeggio per il paese, gustare una granita in piazza, o a coglier funghi sulla Sila?....già vedo il cartello all'ingresso del paese: "Benvenuti a Soveria Mannelli - Comune Saddammizato"
Frances Polak è una ex-infermiera inglese, oggi 85enne, che si è fatta tatuare in mezzo al petto un cuore sbarrato, con la frase 'Do not resuscitate'. E' il suo modo di comunicare la sua volontà ai medici che potrebbero soccorrerla al momento del viaggio di ritorno: '...lasciate che le cose vadano come devono andare'. Insomma, si oppone ad ogni tentativo terapeutico che possa eventualmente riportarla alla vita:
"By resuscitating me, they would be bringing me back from the dead only for me to have to go through it again. There is enormous pressure on doctors and paramedics, often from the relatives, to try to revive patients at any cost, even when the patient has made their wishes clear on hospital notes. I am not afraid of dying. But I am afraid of living when I should be dead."
Certo fa impressione pensare di salire sul treno ed immaginare di poter viaggiare assieme a dei terroristi: le foto di Galesi e della Lioce diffuse dalla Polizia mostrano due normali signori qualunque, come migliaia di noi. In effetti, la linea di separazione tra la malvagità e la normalità è spesso invisibile, e non ce ne rendiamo mai conto. C'è gente che vive per dei valori semplici e 'familiari', e c'è gente che vive per uccidere, tutti i giorni.....qualche giorno fa hanno viaggiato tutti sulla stessa carrozza del treno. Violenza ed Amore, la Morte e la Vita.