Mentre si attendono gli esiti dell'incontro delle Azzorre, da cui non credo che arriveranno grosse novità, è arrivato il momento dei discorsi ai popoli ed alle truppe. Il Generale James T. Conway, Americano del Corpo dei Marines, ha tenuto l'usuale discorso di fiero benvenuto ai famosi 'Topi del Deserto' Britannici, schierati in parata sulle sabbie del Kuwait. Nello stesso momento, a 600 chilometri di distanza, lo Sceicco Abdul-Razzaq Saadi ha arringato i fedeli Iracheni nella Moschea della Madre di Tutte le Battaglie:
"Dio colpisci gli oppressori. Dio abbatti i loro aerei, affonda le loro navi. Dio, che gli infedeli e gli aggressori possano annegare. Oh Dio, fà che Bush e Blair affoghino. Oggi è' dovere dei Musulmani, degli Iracheni e di altri, di minacciare gli interessi Americani ovunque essi siano, di appiccare il fuoco e di affondare le loro navi. Questa è la Guerra Santa nel nome di Dio."
Anche se tutti si affrettano a negare questo aspetto, affiora da questo diverso modo di arringare gli uomini il temuto scontro di civiltà diverse. Gli occidentali confidano nella superiorità tecnologica e sull'addestramento, gli arabi chiedono l'aiuto di Dio. E' un modo nettamente diverso di andare in battaglia, di vedere la storia, di vivere la vita, di sognare il futuro. Un modo che affiora tra le sabbie dell'antica culla della civiltà, sotto il cui manto giacciono le ultime riserve importanti dell'oro nero, il vero motore dell'economia occidentale e l'unica moneta di scambio per il mondo arabo. Tecnologia e Dio: già una volta nella storia ci siamo scontrati con i popoli Arabi, per ragioni più o meno nobili. Ed è stato uno scontro che ha marcato ancor più la diversa visione dell'uomo nella vita. Le società occidentali e quelle del mondo arabo hanno sempre interpretato il destino dell'uomo legandolo a principi differenti, e lo si può percepire anche oggi, a 10 secoli di distanza. Il nostro divino giace relegato nell'ombra della coscienza e splende al centro nelle chiese, il loro trasuda nella vita quotidiana e scende in campo in guerra. Eppure il divino è solo uno, ovunque il creato è.
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