Meglio andare a pescare. Morto l'Aiposhow (il sito è work in progress da una vita), ogni tanto qualcuno cerca di dar vita in giro per l'Italia ad una fiera della pesca sportiva. Dopo la tristissima Promofish di Reggio Emilia, svoltasi ad ottobre, ieri ho visitato Pescare 2003 a Verona. Meno musi lunghi e arie da funerale di Reggio Emilia, ma i soliti prodotti e le solite idee spacciate per nuove orami da troppo tempo. I materiali sono sempre quelli, ma costano sempre di più, la tecnologia è meno affidabile di quella degli anni Settanta, il solito cucchiaino di un nuovo colore è una "grande novità". Tanta fuffa, tanta roba scopiazzata in giro, tanta voglia di accalappiare cilienti in un mercato ormai povero e i pochi affascinanti artigiani di questo mondo mescolati - e non compresi - tra gli stand dei commercianti di cineserie da pesca. In un bel negozio di pesca si vede la stessa roba e non si pagano dai 9 ai 12 euro per entrare (io non ho pagato, ma i prezzi erano questi). Una giornata di sole rubata alla natura.
P.s.: per fortuna viaggio in treno e così mi sono letto Montedidio di Erri De Luca, romanzo capace di insinuarsi silenzioso tra le pieghe dell'anima. Alla prima lettura mi aveva lasciato perplesso, alla seconda, questa, mi ha letteralmente conquistato.
6:20:59 PM
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