Un libro illeggibile. Ho cercato con curiosità (e devo dire con una certa aspettativa visto che è una storia che un poco mi appartiene) il romanzo La Banda Bellini di Marco Philophat. Lo apro, lo leggo, lo leggerei, ci provo. Beh, sono proprio incazzato nero con questo scrittore che ha scritto un romanzo che a me interessa perché parla degli anni Settanta a Milano e l'ha scritto in modo illeggibile. Ho provato in tutti i modi, non c'è verso. Philophat scrive mettendo un trattino - proprio questo - ogni due parole - proprio così come sto scrivendo io - per centonovantuno pagine - nessuna esclusa - e il libro diventa intermittente - vomitevole - nel senso che in treno fa venire il vomito - giuro - mai visto niente di più ansiogeno - e lo dice uno che riesce a leggere anche Nanni Balestrini - quello che scrive romanzi interi senza punteggiatura - meglio mettersi le virgole da soli - piuttosto che sincoparsi la lettura in questo modo - irritante - davvero irritante - ma perché - mi chiedo - per essere alternativi - bisogna rovinare la vita alla gente? - fare per forza gli originali? - se qualcuno ha il coraggio - per favore - lo legga - e mi faccia il riassunto - con punti e virgole - possibilmente.
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