Ciapìn il consolatore. Ciapìn, in piemontese, vuol dire diavoletto ed è il soprannome di Roberto Goria, apicultore errante di Villarfocchiardo in provincia di Torino. Devo a lui i due consolatori cucchiaini di miele che la mia dietista - bontà sua - mi concede ogni mattina a colazione. Dovrei spalmarli sul pane, ma in realtà li succhio con parsimoniosa avidità... Il pane, specie il toscano, è buono pure da solo. Ogni mattina Ciapìn mi offre sensazioni nuove, delle sue colline e delle sue montagne: la mielosa acacia (quella vera che sa di confetto), il robusto castagno, il profumato tiglio, l'inusuale castiglio (castagno e tiglio, una meraviglia), il bianco rododendro, il cremoso multiflora alpina e il multiflora o millefiori che dir si voglia dal sapore del miele che mangiavo da bambino. Con uno sguardo all'infanzia e l'altro alla bilancia ogni tanto il cucchiaio finisce pure nella crema di nocciole e miele. Vietatissima ma tanto, tanto buona.
5:27:32 PM
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