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A cura di: > Dr. Reinhard Wilhelm Prior - Specialista in Neurologia


Sabato, 22 giugno 2002
 
Hype and hope (ancora sulle staminali...)

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Science (americano) e Nature (inglese) sono i due giornali più autorevoli della scienza. Per quei pochi scienziati che tra bravura, fortuna e buone conoscenze riescono a piazzare i risultati di un loro lavoro su questi giornali, la pubblicazione rappresenta il passo più significativo di tutta la carriera. In un articolo di fondo, Science del 21 giugno commenta a proposito delle ricerche sulle cellule staminali:

Perfino gli scettici dicono: qualcosa di interessante succede in questi esperimenti (con le cellule staminali), anche se non sanno esattamente che cosa. "Penso che le terapie con cellule staminali trapiantate eventualmente funzioneranno - dice Grompe (un noto ricercatore americano nel campo delle cellule staminali). - Ma abbiamo creato molte speranze illusorie in soluzioni immediate, e questo non avverrà". Lui (Grompe) e altri affermano che la situazione si potrebbe paragonare a quanto è avvenuto con le terapie genetiche esaltate 20 anni fa e che finora sono rimaste senza grandi risultati concreti. Su questo è d'accordo James Thomson, che è stato il primo a isolare cellule staminali embrionali nel 1998 e che osserva: "Già mi immagino la situazione tra 3 anni, quando la gente chiederà: a proposito, dove sono finite le cellule staminali?". Infine, Thomson afferma: "Dobbiamo insegnare al pubblico che la scienza ha bisogno di molto tempo".

Ma la storia continua. Allo stesso momento, Nature del 20 giugno pubblica 2 studi che per la prima volta dimostrano che:

1) Cellule staminali ricavate da tessuto (midollo osseo) adulto possono formare diversi tessuti di un altro animale adulto, se iniettate in un embrione di poche cellule. Cresce un topo i cui organi contengono fino al 45% di cellule che già erano adulte in un altro animale, nel quale svolgevano un'altra funzione. Il che significa: le cellule adulte sono riprogrammabili. La cosa piacerà molto ai politici e a tutti coloro che si considerano competenti in materie etiche e pensano non si possa sperimentare su embrioni di pochi giorni (come l'ideologia che ha ispirato la recente legge italiana sulla fecondazione, nonostante il fatto che la stessa legislazione permetta tranquillamente di uccidere feti ben più cresciuti tramite l'interruzione volontaria di gravidanza).

2) Cellule staminali embrionali 'vere', ricavate da embrioni, sono state utilizzate per ricreare le cellule nervose che degenerano nella malattia di Parkinson (neuroni che producono dopamina come neurotrasmettitore) e sono state iniettate con successo terapeutico in un modello animale della malattia.

Sarà molto interessante vedere quale delle due strategie (cellule adulte o embrionali) vincerà. Forse entrambe.

Tutti gli articoli di Nature (assieme a una serie di altre importanti pubblicazioni nel campo ) sono per tre mesi gratuitamente accessibili online in forma integrale (cosa rara per questi giornali, che rispecchia il forte interesse pubblico verso la tematica).


1:29:38 PM

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Last update: 13-08-2002; 13:26:10 Uhr.
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