Updated: 09-06-2003; 13:44:45.
[Macro error: The file "Macintosh HD:Radio UserLand:www:http:::www.michelemarziani.org:immagini:Mikbotti.jpg" wasn't found.] Appunti di viaggio
Il taccuino di Michele Marziani, giornalista folgorato da Internet, appassionato di cibo e di vino, pescatore impenitente, innamorato della complessità e incuriosito dalla vita.
        

Sabato, 13 luglio 2002

Vyta: la prima vera *Internet company*. Se riuscirà a nascere davvero, Vyta sarà la prima autentica Internet company della storia. Un'azienda pensata on line, sviluppata on line e "costituita" on line tramite la ricerca di 1000 sottoscrizioni da 1500 euro.
Antonio Tombolini, l'ideatore di Vyta, l'ha definita un'azienda open source e, infatti, si sta sviluppando grazie al contributo di tutti. Proprio come i software open source. Vyta farà commercio on line, venderà su Internet i buoni prodotti della gastronomia italiana e non solo italiana, ha alle spalle idee e persone che da anni si misurano con il web e con l'e-commerce (Antonio Tombolini è stati il fondatore di Esperya, società dalla quale è stato dismesso senza troppi complimenti), ha un progetto serio e un business plan che si può scaricare dalla rete.
Sostenere Vyta significa trovare nuove strade per il commercio elettronico e, secondo me, anche fare un buon investimento. Io ovviamente sottoscrivo. Le quote che occorrono per partire (e durare certamente tre anni senza chiedere nulla a nessuno) sono 1000 per un totale di 1,5 milioni di euro. Il termine massimo per dare la propria adesione è il 10 agosto. E se non si trovano 1,5 milioni di euro? Pazienza. La nascita di Vyta non l'ha mica ordinata il dottore...
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A picture named vova03.JPGTrote d'alta quota. Laghi Busin, Cramec, Poiala... Sono toponimi che non dicono nulla a chi non conosce l'Ossola, il comprensorio del Piemonte orientale che si incunea in Svizzera tra Vallese e Canton Ticino. Ma anche per chi l'Ossola la frequenta e la conosce bene spesso sono solo nomi di luoghi irraggiungibili, di laghi alpini che richiedono ore e ore di cammino. Buone gambe, tanto tempo a disposizione e una certa predisposizione all'imprevisto perché in alta montagna bastano una nuvola e un po' di nebbia per cambiare radicalmente il clima. Sono piccole perle d'acqua incastonate nei monti a quote spesso superiori ai 2.000 m, dove in pochi s'avventurano a pescare, magari fermandosi in tenda per diversi giorni. Luoghi che ospitano trote indimenticabili, che rievocano miti passati e un contatto intimo con una natura incontaminata e per molti irraggiungibile. Sembra di essere in solitudine sul tetto del mondo... e invece basta un ronzare metallico sempre più forte e insistente per vedere spuntare e scendere in pochi secondi un elicottero. Le pale rumorose interrompono il silenzio quasi irreale della montagna e ci fanno sapere che il progresso può arrivare anche qui. Ed è proprio grazie agli elicotteri che oggi è possibile passare stupende giornate di pesca in luoghi che fino a ieri andavano espugnati a colpi di polpaccio. A picture named slow9922.jpg Ma non pensiate che a causa degli zanzaroni volanti gli inviolabili laghi alpini dell'Ossola siano diventati come le spiagge di Riccione. L'elicottero costa e la selezione che un tempo veniva fatta dalla prestanza fisica oggi la fa il portafogli. Conclusione: negli inaccessibili laghetti d'alta quota sono sempre in pochi ad immergere la lenza e la popolazione ittica, fatta di trote fario e iridee (immesse allo stadio di avannotto) è tra le più interessanti dell'arco alpino. Come possibile meta di una vacanza di pesca, considero i laghi ossolano meglio, ma *molto meglio*, di tanti costosi intinerari esteri.


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