Treviso vista dall'acqua. Treviso, l'antica capitale della "Marca gioiosa et amorosa", può essere vista come uno splendido avamposto della linea delle risorgive o come il pacifico retroterra della laguna veneta. Il giardino di Venezia o il cuore della lussureggiante pianura. O un po' tutte e due le cose. Un modo diverso di vedere Treviso e il suo territorio è seguire lo scorrere del Sile, imponente fiume carsico che non conosce piene e asciutte, ma scivola discreto nei meandri di una laboriosa pianura veneta che silenziosa conduce alla laguna a nord di Venezia. Un percorso ricco di suggestioni, di colori pastello, di salici protesi sulle acque limpide gravide di erbe acquatiche, di storia, di ville venete che fanno capolino dai parchi che costeggiano la riviera del Sile, di interessante avifauna e, ovviamente, di pesci.
Si parte da Treviso e si scende al mare seguendo il placido fiume che a monte del capoluogo è un susseguirsi di intriganti laghetti, fondali misti di sabbia e ghiaia, pale di mulini ancora funzionanti. Giunto nella capitale della Marca, il fiume forma la spina dorsale della città che a prima vista può apparire come una Venezia in miniatura sospesa tra le acque, percorsa da canali nei quali pinneggiano splendide fario sotto ai ponticelli e ai balconi degli studi di notai e architetti, tra le case che ricordano l'architettura della Serenissima, i portici, la piccola isola sul canale Botteniga dove si svolge il variopinto mercato del pesce. Un confondersi di odori, colori, tranquillità di una vita che scorre senza fretta, angoli incantanti, piccole viuzze e monumenti di un passato importante, pale di mulini ad acqua che girano proprio dietro a un moderno palazzo, a una banca. Pescatori che durante la stagione della trota si avvicendano nei giardini pubblici, armeggiano con la coda di topo ai margini delle case, salpano trote fario e iridee a due passi dai semafori che regolano un traffico composto, per nulla frenetico. Chi per la prima volta mette piede a Treviso non può non stupirsi di questa città così poco città, così pacata, tollerante, in un giusto equilibrio tra modernità e tradizione, dove è normale anche pescare per strada. Certo, scavando a fondo si può scoprire che non è così. Ma perché non sognare?
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