La collina dei sapori. Bastano una manciata di curve dalla strada provinciale che conduce da Santarcangelo a Ponte Verucchio e si arriva a Torriana, l'antica Scorticata, piccolo borgo con una perenne e palpabile atmosfera da sabato del villaggio, località quasi impensabile, dimenticata. Siamo nell'entroterra di Rimini, a due passi dall'affollatissima Riviera romagnola. Non c'è nulla o quasi a Torriana, ma per questo sembra fatata: così familiare, così di casa. Una fontana pensata da Tonino Guerra, una locanda osteria - quella del Povero Diavolo - ormai famosa in Italia, una manciata di piccole abitazioni e strade strette, un'incredibile vista sul mare e sulla vallata del Marecchia. La porta di un mondo a parte.
E' qui, in questo clima sereno e di altri tempi che sta per aprirsi il sipario su "Scorticata 2002: la collina dei piaceri" , due serate festose (il 31 luglio e l'1 agosto) all'insegna del buon cibo e della cultura enogastronomica. Un modo "diverso" di incontrare i piaceri della gola (e della musica jazz casalinga), senza fretta, piano piano, gustando e degustando i piaceri della tavola fino alla meta: la felicità del palato. Proprio come in una maratona: passo dopo passo tra le bancarelle di produttori, artigiani, viticultori.
Cito a braccia alcune leccornie presenti: l'inimitabile giardiniera di Montecurto nel Veronese prodotta dal bravissimo Daniele Savi; l'incredibile birra Le Baladin che Teo Musso, mastro birraio di Piozzo di Cuneo, fa fermentare a suon di musica; i dolci indimenticabili dei fratelli Assenza del Caffè Sicilia di Noto (Siracusa); il grandissimo Aceto Balsamico Tradizionale di Modena prodotto dall'azienda Ca' dal Non di Vignola; la croccante porchetta umbra di Nonno Eudoro; il tipico riso piemontese, il mais e i dolcetti degli Aironi, azienda golosa del Vercellese.
Poi i dolcissimi pecorini del Buon Pastore di Montefiore Conca, gli oli riminesi (è una zona particolramente vocata per l'olivo) e siciliani, piadina, il pane cotto a legna dal Panificio Mira di Casteldelci i dolci del Piccolo Forno Marziali di Saludecio, i salumi delle macellerie Da Sandro di Rimini, il miele di Carlo Cuccia di Vergiano... Tra le cantine, tanto per fare qualche nome, le romagnole La Palazza e Giovanna Madonia (il miglior Sangiovese di Romagna degli ultimi anni), la toscana Castello di Brolio, la piemontesi Gillardi e l'abruzzese Marramiero.
Insomma, a Torriana si può assaggiare tutto, poi comprare le cose che piacciono e sedersi a un tavolo sotto le stelle per improvvisare un'indimenticabile cena coi cartocci. Per saperne di più telefonate all'Osteria del Povero Diavolo: tel. 0541 675060. Dite all'oste, Fausto Fratti, che siete amici miei, magari riesce ad essere un po' meno burbaccione.
11:18:07 AM
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