Felliniano sarà lei. Lo so, sarebbe meglio che stessi zitto, che dopo qualcuno se la prende. E magari con qualcuno di quelli che se la prendono ci potrei anche lavorare. Tengo famiglia. Meglio tacere. Anzi, meglio incensare. Beh, non ce la faccio proprio: lunedì sera ho partecipato ad una degustazione di vini Felliniani, ovvero di quelli che dovrebbero essere i migliori vini della provincia di Rimini secondo Luca Maroni, testimonial dell'iniziativa. A guidare la degustazione Ambrogio Manzi, che dovrebbe essere il sommellier di punta dell'Enoteca Regionale Emilia Romagna. Ci ha definito "grandi" dei vini che, al massimo, in alcuni casi, potremmo definire "piacevolmente corretti".Che la cosa sia evidente lo si capisce dal continuo sottolineare l'assenza di difetti del vino. Beh, un vino non è "grande" perchè non ha difetti, ma perchè ha dei pregi, "racconta" qualcosa all'occhio,al naso e al palato.
La verità - che piaccia o no - è che a parte qualche lodevole eccezione il livello dei Felliniani continua a non entusiasmare e, soprattutto, che i migliori produttori del territorio riminese si guardano bene dal partecipare a queste autoproclamazioni di qualità. Insomma, tra le dieci migliori bottiglie di Rimini e dintorni, secondo me, di Felliniani continuano ad essercene due o tre.
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